Come nasce la danza che conosciamo oggi? Quale fu il primo balletto della storia ad essere messo in scena? E quando accadde?

Il 15 Ottobre 1581 a Parigi, nella Salle du Petit-Bourbon, si celebrava il matrimonio di Margherita di Lorena con il duca de Joyeuse. In questa occasione venne allestito il primo balletto di corte della storia: il Ballet Comique de la Reine, coreografato da Balthazar de Beaujoyeaux (Baltassare da Belgioioso).

La nascita del Ballet Comique de la Reine

L’arrivo dell’arte della danza in Francia si ricorda in realtà già molti anni prima, quando il re Enrico II sposò l’italiana Caterina de’ Medici, grande amante di feste ed eventi sfarzosi, che cercò di portare nel paese straniero la grandiosità degli eventi milanesi cui era abituata. In seguito alla morte del padre nel 1559 anche i figli, Carlo IX ed Enrico III, continuarono a portare avanti la tradizione materna e ad organizzare per il regno feste in mascherai e tornei, che come scopo principale avevano quello di distrarre i francesi dai conflitti interni al Paese.

Questo portò nel 1570 Carlo IX a fondare l’Accademia di poesia e di musica, sulla scia di quella platonica di Firenze, dove la danza era vista come mezzo per dirigere i desideri fisici dell’uomo verso l’amore trascendentale di Dio. Qualche tempo dopo, nel 1581, le ricerche dell’Accademia permisero finalmente alla corte di mettere in scena uno spettacolo che sarebbe stato considerato, negli anni a venire, il primo vero balletto della storia, il Ballet Comique de la Reine. Alcuni storici in realtà attribuivano il titolo al Paradis d’amour del 1572, mentre nel 1573 il Ballet des Polonais fu in assoluto il primo ad avere la definizione di “balletto” nel titolo.

Ad ogni modo, la rappresentazione del Ballet Comique de la Reine possedeva una disciplina e una coreografia molto formali che incarnavano il desiderio di trasformare la danza e la musica in una riproduzione dell’ordine dell’universo. Richiesto da Luisa, nuora di Caterina e moglie di Enrico III, per il matrimonio della sorella Margherita, venne incaricato il musicista e coreografo italiano Baldassarre da Belgioioso (trasferitosi in Francia e dipendente di Caterina de’ Medici dal 1560) per l’allestimento di uno dei diciassette eventi programmati per il matrimonio.

Lo spettacolo

Il 15 Ottobre 1581 venne finalmente messo in scena il balletto in un prologo, due parti e un grand ballet général (noto anche come Circé et ses nymphes) sulle musiche di Lambert de Beaulieau, Thibaut de Courville e Baldassarre da Belgioioso. Gli interpreti principali erano M.lle de Saint-Mesme (Circe), M. de la Roche (Il gentiluomo), M. de Beaulieu (Glauco), M.lle de Beaulieu (Teti), M.lles de Vitry, de Surgères, de Lavernay, d’Estavay (ninfe), M. de Jutigny (Pan), M. du Pont (Mercurio), Louise de Lorraine, regina di Francia e la principessa di Lorena (due naiadi) e vari membri della corte di Enrico III.

Photo Credit: Fanpage

La trama ruotava, in maniera allegorica, attorno al mito greco della fuga di Ulisse dalla maga Circe e della sconfitta di quest’ultima da parte di Minerva e Giove. Il pezzo era composto da tre balletti: l’ouverture era una danza per dodici naiadi e i loro paggi, l’entrées era eseguito da naiadi e driadi mentre il grand ballet finale aveva una coreografia geometrica programmata.

Un cavaliere in fuga spiega trafelato, aiutandosi con la mimica e declamando versi, il terrore da lui nutrito nei confronti della maga che lo tiene prigioniero. Appare quindi, con il carro d’oro sul quale sono sedute la regina, la principessa di Lorena e le dame del seguito, una folla di sirene, tritoni e naiadi danzanti al suono degli archi nascosti sotto la volta di destra>> scrive Alberto Testa.

Chiaramente all’epoca non esisteva ancora la struttura teatrale come la conosciamo oggi e gli spettacoli venivano eseguiti al centro della sala con il pubblico intorno, su tre lati, e la scenografia (il boschetto di Pan con il giardino e il palazzo di Circe, realizzata da Jacques de Patin) sullo sfondo. La musica invece, di poca importanza, veniva eseguita dai musici in una piccola galleria in alto. Il balletto durava inoltre molte ore, cominciava alle 22 e si protraeva per 5 ore e mezza.

A seguire

L’evento messo in scena al matrimonio riscosse enorme successo tra i membri della corte di Francia, ma ci furono anche molti altri che invece non ne compresero l’importanza. Alcuni infatti ritenevano le spese affrontate per la gestione dello spettacolo eccessive e “inutili”, soprattutto in un momento storico in cui la Francia era oppressa dalla guerra civile.

Il Ballet Comique de la Reine fu comunque un evento fondamentale per lo sviluppo della storia della danza attuale, perchè oltre ad essere considerato il primo balletto rappresentante di un genere nuovo, fu anche il primo di cui venne pubblicato un vero e proprio libretto (1582). Lo spettacolo diventò anche la base su cui, un secolo dopo, i maestri di ballo della corte di Luigi XIV si appoggiarono per sistematizzare e codificare il balletto attraverso scrupolosi principi geometrici.

Photo Credit: http://www.elisabettatesta.it

Fonti:
– E. Cervellati, La danza in scena. Storia di un’arte dal Medioevo a oggi, Mondadori, Milano 2009.
– J. Homans, Gli angeli di Apollo. Storia del balletto, EDT, Torino 2014.
– V. Durante (a cura di), Balletto. L’opera illustrata definitiva, Gribaudo, Milano 2019.
– A. Testa, I grandi balletti. Repertorio di cinque secoli del teatro di danza, Gremese, Roma 2008.

Lascia un commento

In voga