Dal 10 fino al 15 Maggio torna sul palcoscenico del Teatro dell’Opera di Roma “Il Corsaro” nella versione coreografica di Josè Carlos Martinez. In scena le étoile, i primi ballerini, i solisti e il corpo di ballo dell’Opera, affiancati da due prestigiose coppie di ballerini internazionali: le stelle del Royal Ballet Marianela Núñez e Vadim Muntagirov e Maia Makhateli insieme a Jacopo Tissi.

Le serate

Presentata per la prima volta sul palcoscenico del Costanzi a Marzo 2020, l’inedita messa in scena del Corsaro firmata da Martinez aveva visto le luci di scena accendersi soltanto in occasione della Prima dell’1 Marzo e nelle successive repliche del 3 e del 4 (insieme all’anteprima giovani del 28 Febbraio), per essere poi inaspettatamente interrotta per la chiusura dei teatri causa Covid-19, che tutti tristemente ricordiamo.

La Direzione Artistica del Teatro, guidata ancora dall’étoile Eleonora Abbagnato, ha voluto quindi riprendere in mano lo spettacolo per la stagione 2021/2022 (nel 2020 aveva vinto il premio Danza&Danza come migliore spettacolo classico dell’anno) e mostrarlo al pubblico che non aveva assistito alla messa in scena precedente. Sul podio anche quest’anno il Maestro Alexei Baklan, che dirigerà l’orchestra sulle musiche di Adam, Pugni, Delibes e Drigo, mentre l’allestimento vede ancora costumi e scene di Francesco Zito e luci di Vinicio Cheli.

In scena vedremo stelle internazionali del calibro di Marianela Núñez e Vadim Muntagirov, étoile del Royal Ballet di Londra, che vestiranno i panni di Medora e Conrad nella Prima rappresentazione del 10 Maggio e nella replica del 12. Nelle serate dell’11 e del 13 Maggio danzeranno invece la georgiana Maia Makhateli insieme alla neo-étoile del Bolshoi (da poco dimessosi causa conflitto Russia-Ucraina) Jacopo Tissi, che vedrà il suo debutto assoluto all’Opera di Roma.

Accanto a loro sarà protagonista l’intero Corpo di Ballo del Teatro, capitanato dall’étoile Susanna Salvi, che sarà Gulnara nella Prima e nella replica del 12 (alle 20) e Medora il 12 (alle 11.00), il 14 (alle 20.00) e il 15 Maggio. Accanto a lei, Conrad sarà interpretato da Alessio Rezza. Nelle successive repliche si vedranno nei ruoli principali anche Federica Maine, Simone Agrò, Marianna Suriano, Sara Loro, Alessandra Amato, Walter Maimone, Michele Satriano e Mattia Tortora.

La storia del Corsaro

Come affermano numerosi critici e studiosi di danza, la storia della coreografia del Corsaro è travagliata tanto quanto la sua trama. La versione originale dell’opera infatti si deve a Joseph Mazilier, che nel 1856 la creò per l’Opéra di Parigi sulla base del poema di Byron del 1814 intitolato The Corsair. Insieme al librettista Vernoy de Saint-Georges ne perfezionò la trama, affidando la partitura ad Adolphe Adam (che morì poco dopo).

Due anni più tardi, Jules Perrot ne allestì una propria versione, assistito da Marius Petipa, per il Balletto Imperiale di San Pietroburgo. Dopodiché le versioni del balletto si moltiplicarono, rimontate da Petipa stesso (che nell’ultima ricostruzione del 1899 per il Mariinski aggiunse musiche di Drigo, Minkus e Pugni), da Aleksandr Gorskij (1912), Agrippina Vaganova (1931), Pëtr Gusev (1955), Konstantin Sergeev (1972, 1992) e Jurij Grigorovič (1994).

Allo stesso tempo, anche la drammaturgia del balletto si rivela complicata e, a detta di molti, quasi “confusionaria”. Attraverso tre atti e cinque quadri la storia ruota fondamentalmente attorno alle peripezie della greca Medora, venduta come schiava e salvata dal pirata Conrad, di cui si innamora. Qui non mancano certamente i virtuosismi tecnici e le variazioni iconiche, come l’ormai famoso Pas de deux presentato spesso nei gala.

É interessante ricordare che nella versione originale del balletto non era presente il Pas de deux affidato ai personaggi di Medora e Alì, ma si trovava invece un Pas de troix in cui si aggiungeva la variazione di Conrad. In alcuni degli adattamenti integrali è ancora contemplato il passo a tre, mentre si dice che la coreografia virtuosistica che conosciamo oggi sia da attribuire al danzatore georgiano Vakthang Chabukiani e che fossero stati Nureyev e Fonteyn ad introdurla in Europa.

La versione di Martinez

L’adattamento coreografico di Josè Carlos Martinez, prodotto in prima assoluta nel 2020, ne vede una versione snellita e ridotta (lo spettacolo dura circa due ore compreso di intervallo) con una drammaturgia più semplice che elimina totalmente il personaggio di Alì:

In genere Il Corsaro è una successione di variazioni per mostrare la tecnica degli interpreti con una drammaturgia molto confusa e troppo complessa. Per me è fondamentale far capire al pubblico cosa sta succedendo sulla scena. Così ho ridotto la durata del balletto affinché ci siano solo due atti e ho reso più accessibile e chiara la trama. Ho eliminato il personaggio di Alì, che non aggiungeva nulla all’azione, e ho messo in evidenza la storia portante, quella dei due personaggi Medora e Conrad. Ho mantenuto tutte le variazioni e i pas de deux che mostrano la tecnica dei ruoli principali e secondari, ma al servizio dell’azione. Si ritrovano tutti i momenti salienti della coreografia: il pas de deux detto “del Corsaro”, così come il “pas de bottes” o il “pas de six”. È molto importante rispettarli perché sono stati trasmessi di generazione in generazione. Tengo molto alla tradizione e la rispetto: voglio che il pubblico rintracci nella mia versione dei legami con l’originale. Per il resto ho cercato di dare una maggiore fluidità perché penso che il balletto classico, oggi, debba essere danzato in maniera più dinamica. – Josè Carlos Martinez

Il Corsaro di Josè Carlos Martinez per il Teatro dell'Opera di Roma.
Il Corsaro – Photo Credit: https://www.aloarchitettiroma.it/

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