Al via la sedicesima edizione del Festival internazionale di danza contemporanea Biennale Danza 2022, Boundary-Less. Da oggi fino al 31 luglio sarà possibile ammirare le creazioni, quest’anno tutte Prime, di artisti del panorama contemporaneo del calibro di Saburo Teshigawara (Leone d’Oro 2022) e Rocío Molina (Leone d’Argento). A guidare il Festival per il secondo anno consecutivo il grande coreografo britannico Wayne McGregor.

“I confini fisici svaniscono con la stessa rapidità con cui vengono ridisegnati quelli geografici. E tuttavia lo spirito dell’uomo trascende continuamente sé stesso verso uno stato di perenne indefinitezza, impermeabilità, libertà. Cosa significa oggi per un artista o un’opera essere senza confini? Si esprime nella scelta dei collaboratori, negli strumenti di espressione che rinnoviamo dall’interno, nel luogo dal quale lavoriamo, o nel tentativo di superare le categorie che definiscono noi stessi e gli altri? Il ‘fare arte’ non è forse, di per sé, l’atto attraverso il quale superiamo confini, limiti, barriere? Un modo per re-immaginare? Una nuova modalità di pensare? Arte, probabile spazio liminale dell’intermedio. I lavori e gli artisti di questo secondo anno non sono catalogabili, sfuggono alla singola definizione, in quanto trascendono il genere e il mezzo espressivo con cui lavorano… Il loro essere senza confini apre nuove strade al fare arte e offre al pubblico sfide inedite in materia di percezione e interpretazione”. – Wayne McGregor

Il programma

Durante i dieci giorni di Festival si succederanno dalla mattina alla sera eventi live e installazioni coreografiche, collaborazioni, rassegne di film, conversazioni con artisti, workshop e mostre fotografiche, a cui si aggiungeranno ancora una volta le attività di Biennale College Danza con un progetto dedicato alla formazione e al training dei danzatori. Tra gli artisti più attesi i Leoni d’Oro e d’Argento Saburo Teshigawara e Rocío Molina che presenteranno rispettivamente una rielaborazione di Petrouchka e un’opera dal titolo Carnaciòn, battaglia fra il corpo vulcanico e cinque musicisti dal vivo.

Sul palco vedremo anche un’opera inedita del vincitore del bando Biennale Danza 2022 per una nuova creazione coreografica italiana, Diego Tortelli con Fo:NO, esperimento sonoro e viscerale che vede in scena un beatboxer e tre danzatori. Accanto a lui altri grandi nomi della danza contemporanea che danzeranno insieme sullo stesso palco per The Seven Sins (Gauthier Dance Company di Eric Gauthier), sette brevi creazioni di Aszure Barton, Sidi Larbi Cherkaoui, Sharon Eyal, Marco Goecke, Marcos Morau, Hofesh Shechter e Sasha Waltz.

Ancora la compagnia di artisti indigeni Marrugeku presenterà Straight Talk della coreografa Dalisa Pigram e la regista Rachel Swain, grido contro la violenza. Poi A.I.M di Kyle Abraham con Requiem: Fire in the Air of the Earth, Rudi Cole e Júlia Robert di Humanhood con Infinite, Trajal Harrell con Maggie the Cat (dal testo di Tennessee Williams, per interrogarsi su potere, gender, intolleranza, inclusione). Tobias Gremmler porterà l’installazione scenica digitale di Collisions e Blanca Li la danza in V/R di Le bal de Paris, dove reale e virtuale si incontrano. Ultima, ma non per importanza, la mostra fotografica di Indigo Lewin, esponente di una nuova generazione di fotografi radicali che mette il corpo al centro della sua ricerca, svelando i ritratti di danza colti durante la sua residenza alla Biennale Danza 2021.

Il programma completo è disponibile al link: https://www.labiennale.org/it/danza/2022

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