Giugno 2020. Già da tre mesi il mondo conviveva con un terribile nemico chiamato Covid-19. L’intera popolazione aveva appena vissuto il lockdown e il mondo dello spettacolo cercava di combattere uno dei periodi di vita più bui che avesse mai vissuto. È proprio questo il momento a cui tornare per ricordare una creazione inedita e particolarmente suggestiva che il Royal Ballet ha regalato al suo pubblico in streaming su YouTube: “The Cellist”.

“The Cellist” by Royal Ballet – Trailer

È un racconto d’amore e di sofferenza quello firmato a Febbraio 2020 dal nuovo acquisto del Royal Ballett Cathy Marston, alla sua prima creazione per la compagnia londinese. Un pezzo evocativo, “The Cellist” (“La violoncellista”), che rende omaggio a trentatré anni di distanza alla breve ma intensa carriera della violoncellista Jacqueline du Prè, prematuramente scomparsa a causa della diagnosi di sclerosi multipla che la colpì giovanissima. Messa in scena sul palcoscenico della Royal Opera House e trasmessa al cinema, la produzione è stata immediatamente interrotta causa lockdown e poi pubblicata su YouTube.

Il compito di tradurre in movimento una biografia di tale intensità è stato, per la Marston, una sfida non indifferente, ma brillantemente portata a termine attraverso la realizzazione di un atto unico che intreccia istanti di vita gioiosa a momenti di dolore pungente. Mettendo in luce le fasi salienti del percorso di du Prè, la coreografa ricostruisce il suo primo incontro con il violoncello, con cui accede ad una vera e propria scuola, poi con il Direttore d’Orchestra di cui s’innamora e con il quale inizia la sua strabiliante
carriera, fino al triste epilogo della scoperta della malattia che in poco tempo la rende incapace di suonare, accompagnandola alla morte all’età di soli quarantadue anni.

Dalle linee prettamente classiche, la cifra stilistica della Marston è spesso contaminata da elementi contemporanei che spaziano dall’arabesque al parallelo, dal respiro delle braccia alle corse frenetiche, il tutto sottolineato dalla partitura di Philip Feeney che accompagna i movimenti dei danzatori in un continuo mescolarsi di melodie in adagio e in allegro. Particolarmente suggestiva la scelta della coreografa di sostituire il vero strumento musicale con un danzatore in carne ed ossa, un meraviglioso Marcelino Sambè, che instaura con la violoncellista, la Principal Lauren Cuthbertson, una relazione quasi amorosa tutt’altro che scontata, in cui si interseca spesso il movimento del Direttore d’Orchestra
interpretato da Matthew Ball.

Dei Principal del Royal Ballet e del Corpo di Ballo che li accompagna non si può che ammirare, accanto alla forte tecnica, un’intensità di movimento che li rende ottimi protagonisti di scena sia in solo che in gruppo. Degne di nota le interpretazioni di Sambè e Ball, impeccabile quella della Cuthbertson, già preziosa protagonista della produzione londinese “Alice’s Adventures in wonderland”, che dimostra ancora una volta grande padronanza scenica e innata versatilità interpretativa nel passaggio dal comico al lirico. Profondamente evocativo il passo a tre finale dei protagonisti, che chiude il sipario su uno spettacolo dal sapore amaro in cui prescindere da giudizi soggettivi risulta indubbiamente difficile, se non addirittura impossibile.

Attualmente il balletto completo non è più disponibile su YouTube, ma a chiunque volesse godere di questo meraviglioso spettacolo consiglio fortemente di acquistare il DVD dedicato a questo link (affiliato), in cui è presente anche un’altra famosissima pièce firmata Royal Ballet “Dances at a Gathering”.

Lauren Cuthbertson e Marcelino Sambè in una scena di “The Cellist” – Photo Credit: @Royal Opera House

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