Pantomima, tecnica e humor inglese conquistano il pubblico del Teatro dell’Opera di Roma per la messa in scena di “Le fille mal gardée”, il più antico balletto del repertorio classico qui ripreso nella versione del 1960 di Frederick Ashton.

Susanna Salvi, Michele Satriano e Walter Maimone

Successo a tutto tondo per il Teatro dell’Opera di Roma con la messa in scena de La fille mal gardée (“La figliola mal custodita”), antichissimo ballet d’action che ha visto nuovamente la luce sul palcoscenico del Costanzi dal 2 al 9 Maggio. Ripresa per l’occasione la versione di Frederick Ashton del 1960 da Jean Christophe Lesage (con scene e costumi di Osbert Lancaster), anche stavolta la compagnia capitolina diretta da Eleonora Abbagnato ha soddisfatto le aspettative del suo pubblico più fedele, che in sala si è lasciato conquistare dal tipico humor inglese e dalla squisitezza delle ambientazioni campestri.

Ambientata in un paesino di campagna, La fille mal gardée è una commedia deliziosa ed ironica che non punta alla ricchezza di una trama piena di intrighi e gelosie (come la recente Bayadere, andata in scena a Febbraio), ma sceglie una storia semplice che si fa forza sull’umorismo e sul gusto pantomimico dell’epoca. Lise e Colas, i due giovani innamorati contrastati dalla madre di lei, rappresentano “soltanto” il punto di partenza per lo sviluppo dei personaggi parodistici che caratterizzano la vera essenza del balletto.

Walter Maimone

La Vedova Simone tra tutti, madre di Lise, è il ruolo sulla cui interpretazione si basa gran parte della riuscita dell’opera. Se infatti è richiesto un interprete maschile per entrare nei panni della padrona di casa, questo non basta a rendere credibile la sua interpretazione, che deve essere frutto di uno studio approfondito sulla pantomima e sulla mimica facciale. Eccellente in questo caso la prova di Michael Morrone (nella replica di Domenica 7 Maggio), che ha saputo rendere omaggio al ruolo della Vedova facendone un personaggio incredibilmente grottesco e parodistico, ricordato soprattutto per la spassosa “Clog dance” (“Danza degli zoccoli“).

Michael Morrone e quattro danzatrici nella “Clog Dance”

Divertentissimi i suoi scambi con i protagonisti Susanna Salvi, interprete di Lise, e Michele Satriano, Colas, che pur non avendo personaggi di “caricatura” hanno saputo cogliere egregiamente l’ironia del balletto e gestirne tanto l’interpretazione, lei di grazia capricciosa e lui di malizioso corteggiamento, quanto le difficoltà tecniche che questo richiede. Difficilissima per la ballerina la tenuta in equilibrio in punta nel momento della danza dei nastri, che la Salvi ha portato a termine con successo, e le prese di non semplice esecuzione tra Lise e Colas.

Susanna Salvi e Michele Satriano

Altro grandissimo applauso per l’interprete dello sciocco ma ricco Alain, anch’esso caposaldo comico del balletto, qui danzato dal bravissimo Walter Maimone. Entrando con grande precisione e consapevolezza nel personaggio, con la sua interpretazione ha saputo regalare al pubblico momenti di pure risate. Uno spettacolo riuscitissimo quindi quello che Eleonora Abbagnato ha offerto al suo pubblico, dimostrando ancora una volta di essere la guida perfetta per un corpo di ballo che diventa sempre più brillante e preparato.

Photo Credit: Teatro dell’Opera di Roma

Una replica a “Pantomima e humor conquistano il pubblico de “La fille mal gardée” all’Opera di Roma”

  1. Direi che la Salvi nella replica del 7 maggio è stata impeccabile, il suo partner un po’ meno. Peccato, un maxi potenziale
    Corpo di ballo migliorato
    Emozionante il passo de deux
    Un mega applauso alla sig Abbagnato e non solo per questa produzione

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