“Stars and Stripes” è un balletto patriottico creato dal grande coreografo George Balanchine, andato in scena per la prima volta il 17 Gennaio 1958 al City Center of Music and Drama di New York. Le musiche sono state scelte tra quelle di John Philip Sousa e poi orchestrate da Hershy Kay. Nel cast originale, Allegra Kent, Diana Adams, Melissa Hayden, Robert Barnett e Jacques d’Amboise.

Ricordato come il più grande artista del balletto statunitense, russo-georgiano di nascita e americano di adozione, George Balanchine ha realizzato coreografie per oltre duecento balletti classici, lavorando inoltre per Broadway, vaudeville, opere liriche, film e molto altro. In particolare, è ricordato per aver dato vita alla School of American Ballet, diventata poi l’attuale New York City Ballet, dove per anni ha trasmesso il suo personalissimo stile coreografico.

Tra le innumerevoli opere cui ha dato la sua firma, una è ricordata in particolare per essere il balletto patriottico per eccellenza, quello che ha mostrato l’attaccamento di Balanchine alla “sua” America, un tributo a tutto ciò che gli States hanno rappresentato per lui: Stars and Stripes (appunto Stelle e Strisce). Andato in scena per la prima volta il 17 Gennaio 1958 al City Center of Music and Drama di New York, il balletto è dedicato alla memoria dell’ex sindaco di New York Fiorello H. LaGuardia, fondatore proprio del City Center.

Photo Credit: Arian Molina

Diviso in cinque campagne, “Stars and Stripes” utilizza le musiche del leader della band della Marina Americana John Philip Sousa, arrangiate per l’occasione da Hershy Key. Le tracce utilizzate, cinque come le sezioni del balletto, rappresentano degli estratti dalle marce di Sousa “Corcoran Cadets”, “Thunder and Gladiator”, “Rifle Regiment”, “Liberty Bell”, “El Capitan” e “Stars and Stripes Forever.” Il motivo della scelta, per Balanchine, era semplicemente da ricondursi al fatto che gli <<piaceva la sua musica>>.

Nella struttura del balletto, alle prime due campagne danzate da sole donne ne segue una interpretata da soli uomini. La quarta sezione presenta un pas de deux con le sue variazioni e la coda, mentre l’ultima vede un gran finale dove tutti i “reggimenti”, intesi come gruppi di danzatori riconoscibili dal colore rosso o blu, ballano insieme sulle note di “Stars and Stripes Forever“.

Il cast necessario a mettere in scena il balletto è molto ampio, composto in totale da 41 membri, di cui 27 donne e 14 uomini. Anche il set e i costumi sono molto elaborati, soprattutto nel finale in cui compare una gigantesca bandiera americana per festeggiare la ricorrenza del 4 Luglio, ed è proprio per questo che spesso ne viene rappresentato soltanto un singolo estratto, il pas de deux della quarta campagna.

L’opera ebbe da subito molto successo, ma non mancarono i detrattori che accusarono Balanchine, di solito impegnato in opere più serie, di superficialità. Nonostante questo però, grazie al suo tema patriottico, Stelle e strisce è stato rappresentato in numerose occasioni degne di nota, tra cui l’inaugurazione di Nelson Rockefeller come governatore di New York, i tributi ai presidenti John F. Kennedy e Lyndon B. Johnson e le cerimonie di apertura del New York State Theatre al Lincoln Center. Inoltre, in Italia è stato rappresentato al Teatro alla Scala di Milano e al Festival dei due Mondi di Spoleto.

Photo Credit: Frank Atura

A tal proposito, Suzanne Farrel scrisse che <<“Stars and Stripes” è un esempio di come Mr. B, un emigrato russo e orgoglioso americano, abbia fatto politica e patriottismo in modo ordinato e coinvolgente. La sua coreografia riflette pura riverenza e rispetto per il nostro Paese, intervallati da leggere dosi di umorismo e dall’orgoglio di appartenenza e di libertà che tutti condividiamo>>.

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