Nuovo progetto e nuova grande protagonista per un’altra opera di videodanza del Maestro Francesco Posa. È Anna Bolena stavolta il soggetto scelto dal coreografo, che ha chiamato a sé per il ruolo principale una delle più talentuose danzatrici del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala di Milano, Stefania Ballone. Danzando sulle note dell’aria di Donizetti “Al dolce guidami castel natìo…”, suonata e cantata dal vivo da Corinna Sinigaglia e Viviana Nebuloni, nel video appaiono anche Nik Folini nel ruolo di Enrico VIII e lo stesso Posa nel ruolo di Papa Clemente VII.

Videodanza Francesco Posa
Presentazione del video di “Anna Bolena” con protagonista Stefania Ballone

È una storia dolorosa quella di Anna Bolena, la nobildonna che provocò lo scisma anglicano e la prima regina ad aver subito una condanna a morte dal suo stesso re, madre di quella che è poi diventata una delle monarche più importanti nella storia d’Inghilterra, Elisabetta I. Ma è una storia allo stesso tempo affascinante e attuale, quella di una figura che ricordiamo sempre in balìa di due forze a cui non riesce ad opporsi, la Chiesa e lo Stato, a un passo dall’avere tutto ciò che aveva sempre desiderato, ma vittima di un sistema che lei stessa per prima aveva utilizzato per la sua scalata al successo. Non è un caso quindi che il Maestro Francesco Posa l’abbia scelta come soggetto per la sua nuova opera di videodanza, presentata al Teatro Carducci di Como a Settembre 2023 con la regia di Filippo Cerra e i costumi di Andrea Gentili.

«Sono sempre stato affascinato dal personaggio di Anna Bolena e dalla sua personalità, – commenta il coreografo – perché in qualche modo gli eventi che hanno fatto parte della sua vita, o da lei stessa mossi, hanno condizionato la storia di un paese. Inoltre il 2022 è stato l’anno di Donizetti, quindi mi sono detto “perché non raccontare attraverso la danza, usando proprio la sua aria, i momenti più significativi della vita della regina?”»

Pensata per mettere in risalto la figura della donna, “tagliata” nell’animo dal papa e dal re, la coreografia vuole mettere in evidenza lo strazio interno vissuto dalla Bolena, mostrando però dall’esterno quasi una calma apparente, una rassegnazione, come un’accettazione di quello che il destino le ha riservato. La storia è ideata sui punti cardine di quel particolare momento storico: Enrico VIII che pretende il divorzio da papa Clemente VII ma che non gli viene concesso; il re che si proclama sovrano della chiesa anglicana e che dà vita allo scisma. È quasi come se Anna incarni tutto questo, perché si muove sulla linea sottile di due poteri molto forti che alla fine la conducono al patibolo.

Teatro alla Scala
Stefania Ballone – Ph: Marco Brescia (Teatro alla Scala)

Ecco che nasce così “Anna Bolena”, l’opera a cui ha preso parte nel ruolo principale una della più talentuose danzatrici del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala di Milano, Stefania Ballone. Artista dalle mille sfaccettature, la ballerina si cala nei panni della regina ancor prima di iniziare lo studio sulla coreografia, grazie a quell’aspetto che lei stessa definisce “austero” che da sempre la caratterizza. Ma non è questo che ha spinto Posa a sceglierla come protagonista del video, bensì la sua natura camaleontica e versatile e la capacità di essere una danzatrice classica quanto contemporanea, il suo movimento sinuoso, quasi felino e la caratteristica di sapersi adattare benissimo a tutti i ruoli e tutte le situazioni.

«La nostra collaborazione – ci riporta Francesco – è nata grazie ad un’amicizia per me molto importante, Gisella Zilembo, General Manager del MAB (Associazione Maria Antonietta Berlusconi), perché cercavo un’interprete per la mia “Anna Bolena” e Gisella mi ha presentato Stefania. Io non la conoscevo personalmente ma l’avevo vista danzare e quando mi è stato fatto il suo nome mi si è illuminato il cuore. Era perfetta, la vedevo già nella parte della regina».

Dal canto suo, anche Ballone ha accettato con entusiasmo la proposta di Francesco con il quale, già dalle prime prove, si è creato subito un bellissimo feeling: «Non avevo mai partecipato ad un progetto di danza che fosse finalizzato ad un video, quindi la cosa mi ha incuriosito fin dall’inizio. Poi mi sono piaciuti tantissimo sia l’aria di Donizetti che il luogo scelto per le riprese, ma soprattutto il tema che avremmo dovuto rappresentare. L’idea di dover interpretare una donna che, seppur collocata in un’epoca lontana da noi è ancora una figura molto attuale, mi stuzzicava moltissimo».

Questo perché la ballerina stessa si descrive come una donna molto libera, da sempre affascinata dalle grandi eroine della storia e della letteratura, che si è affermata socialmente e lavorativamente grazie ai sacrifici e al duro lavoro. C’è una grande consapevolezza in lei, che la spinge a riflettere sul fatto che dall’epoca di Anna Bolena ai giorni nostri, per quanto la situazione si sia evoluta, le donne sono ancora molto svantaggiate sotto molti punti di vista. E tutta questa consapevolezza la Ballone la riversa con grande maestria all’interno della coreografia, puntando lo sguardo fisso davanti a sé e lavorando attentamente su ogni più piccolo dettaglio interpretativo: «Se sull’enorme palco della Scala devo caricare ancora di più il movimento per arrivare fino alla seconda galleria, – ci racconta – qui la telecamera è vicinissima a me, quindi devo stare attenta a non esagerare e, al contrario, a tenere sotto controllo ogni particolare».

Videodanza Francesco Posa
Nik Folini – Zfinmalta National Dance Company

Alla coreografia, insieme a Stefania Ballone, hanno preso parte anche lo stesso Francesco Posa nei panni di Papa Clemente VII e Nik Folini in quelli di Enrico VIII. Danzatore molto elegante, di forte senso artistico, interpretativo e tecnico, Folini può definirsi un perfetto danseur noble, perché ha la capacità di arrivare allo spettatore con una sottigliezza precisa e silenziosa. Ma se la danza è al centro del progetto, tutta l’opera è stata pensata in un’ottica più completa, con l’intento di riunire insieme anche la musica, il canto lirico e l’evocativo luogo scelto per le riprese. La villa curata dalla Fondazione Morandini infatti ha ospitato, in una performance registrata dal vivo insieme ai ballerini, anche il canto della Soprano Viviana Nebuloni, accompagnata al pianoforte dal Maestro Corinna Sinigaglia.

«Quando ho pensato alla realizzazione del progetto, – spiega Posa – ne ho parlato subito con una mia amica e collega, Corinna Sinigaglia, una pianista eccezionale. Sapevo che avrebbe dovuto essere lei a suonare l’aria perché ha la grande capacità di interpretare un pezzo musicale entrando nelle corde più intime di chi ascolta. Abbiamo lavorato insieme, tanto che è stata la stessa Corinna a pensare al luogo e a presentarmi Viviana Nebuloni, un soprano dotato di una potenza vocale di forte empatia, che ha abbracciato l’idea con sincero amore e interesse».

Un lavoro a tutto tondo quindi quello realizzato da Francesco Posa, un’opera in cui la danza, la musica e la voce, unite all’accurato lavoro sui costumi portato avanti da Andrea Gentili, che ha saputo mettere in evidenza le peculiarità dei personaggi, e all’impeccabile e attenta regia di Filippo Cerra, si sono perfettamente fuse tra loro per creare un connubio di arti che ha reso un bellissimo omaggio ad una delle più grandi figure femminili della storia.

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